Statuto Comunale - Titolo II

Ultima modifica 17 gennaio 2021

TITOLO II

ORDINAMENTO ISTITUZIONALE DEL COMUNE

CAP. I ORGANI E FUNZIONI

ART. 12 ORGANI

Sono organi del comune:

il Consiglio Comunale;

la Giunta Comunale

il Sindaco

CAP. II

ART. 13 CONSIGLIO COMUNALE ELEZIONE E DURATA

Il Consiglio Comunale è eletto secondo le norme stabilite dalla legge dello Stato;

Il Consiglio Comunale conforma l’azione amministrativa locale ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità, in modo da realizzare ed assicurare imparzialità e corretta gestione amministrativa. Gli atti fondamentali del Consiglio Comunale contengono sempre l’individuazione degli obiettivi da raggiungere e le modalità di reperimento e di destinazione delle risorse e degli strumenti necessari. Il Consiglio Comunale ispira la propria azione al principio di solidarietà.

La durata, il numero dei consiglieri e la loro posizione giuridica sono regolate dalla legge.

Salvo i casi di sospensione e scioglimento, il Consiglio Comunale dura in carica sino alla elezione del nuovo, limitandosi, dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, ad adottare gli atti urgenti ed improrogabili. La valutazione della sussistenza dei presupposti dell’urgenza e della improrogabilità compete al Consiglio stesso.

Sono considerati atti urgenti ed improrogabili:

le variazioni di bilancio;

la ratifica delle deliberazioni d’urgenza adottate dalla Giunta Comunale, con i piani economico-finanziari che costituiscono presupposto per l’approvazione di progetti per i quali vi sono termini di scadenza;

le modifiche, integrazioni, chiarimenti, richieste del CO.RE.CO su deliberazioni già adottate dal Consiglio Comunale;

ogni altro provvedimento di competenza del Consiglio Comunale che lo stesso dichiari urgente ed improrogabile.

ART. 14

SESSIONE E CONVOCAZIONE

L’attività del Consiglio Comunale si svolge in sessione ordinaria o straordinaria. Ai fini della convocazione, sono considerate ordinarie le sedute nelle quali sono iscritte le proposte di deliberazione inerenti all’approvazione delle linee programmatiche, del mandato, del bilancio di previsione e del rendiconto della gestione.

Le modalità di convocazione e di notifica, di definizione dell’ordine del giorno, di pubblicità degli atti e delle sedute, nonché ogni altro principio di organizzazione dei lavori del Consiglio, sono definiti e disciplinati nel Regolamento del Consiglio Comunale.

ART. 15

ATTRIBUZIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE

Spetta al Consiglio Comunale, senza possibilità di delega ad altri Organi:

– deliberare gli statuti dell’ente e delle aziende speciali, i regolamenti, l’ordinamento degli uffici e dei servizi;

– formulare i programmi, le relazioni previsionali e programmatiche, i piani finanziari, i programmi triennali e l’elenco annuale dei lavori pubblici, il bilancio annuale e pluriennale, e relative variazioni, i conti consuntivi, i piani territoriali ed urbanistici, i programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, le eventuali deroghe ad essi, i pareri da rendere nelle dette materie;

– approvare le convenzioni con altri Comuni e quelle tra il Comune e la Provincia, la costituzione e la modificazione di forme associative;

– deliberare l’istituzione, i compiti e le norme sul funzionamento degli organismi di decentramento e di partecipazione;

– determinare l’assunzione diretta dei pubblici servizi, la costituzione di istituzioni e di aziende speciali, la concessione dei pubblici servizi, la partecipazione del Comune a società di capitali;

– affidare attività o servizi mediante convenzione;

– istituire e disciplinare l’ordinamento dei tributi, delle tariffe per la fruizione di beni e servizi e le variazioni;

– individuare gli indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza;

– deliberare la contrazione di mutui non previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio Comunale e l’emissione di prestiti obbligazionari;

– deliberare le spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi escluse quelle relative alla locazione di immobili ed alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo;

– deliberare gli acquisti e le alienazioni immobiliari, le relative permute, gli appalti e

le concessioni che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio

Comunale o che non ne costituiscano mera esecuzione, e che comunque non rientrino nella ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della Giunta Comunale, del Segretario o di altri Funzionari;

– definire gli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni nonché effettuare la nomina e la revoca dei rappresentanti del Consiglio Comunale presso enti, aziende ed istituti operanti nell’ambito del Comune ovvero da esso dipendenti o controllati;

– decidere sulla sussistenza delle condizioni di ineleggibilità, di incompatibilità e di decadenza dei Consiglieri, secondo le vigenti disposizioni di legge;

discutere gli indirizzi generali di mandato, comunicati dal Sindaco neoelett, provvedendo a verificare e ad adeguare, con cadenza almeno annuale, l’attuazione degli indirizzi medesimi;

approvare il documento di rendicontazione dello stato di attuazione e di realizzazione delle linee programmatiche;

deliberare le nomine ed adottare ogni altro provvedimento di carattere amministrativo per il quale la legge stabilisce la specifica competenza del Consiglio Comunale;

determinare la dotazione di mezzi di sicurezza per i vigili urbani.

2. Le deliberazioni in ordine agli argomenti di cui al presente articolo non possono essere adottate in via d’urgenza da altri Organi del Comune, salvo quelle attinenti alle variazioni di bilancio da sottoporre a ratifica del Consiglio Comunale nei sessanta giorni successivi, a pena di decadenza.

ART. 16 CONSIGLIERI COMUNALI

Lo stato giuridico, le dimissioni e la sostituzione dei Consiglieri sono regolati dalla legge; essi rappresentano l’intera comunità amministrata senza vincolo di mandato e ad essa costantemente rispondono.

Tra i Consiglieri proclamati eletti esercita la funzione di Consigliere Anziano colui che ha ottenuto il maggior numero di preferenze, con esclusione del Sindaco neo eletto e dei candidati alla carica di Sindaco. A parità di preferenze, le funzioni di Consigliere Anziano sono esercitate dal più anziano d’età.

I Consiglieri Comunali che non intervengono a tre sedute consecutive senza giustificato motivo, sono dichiarati decaduti con deliberazione del Consiglio Comunale. A questo scopo, il Presidente avvia il procedimento amministrativo necessario alla dichiarazione di decadenza, dandone comunicazione all’interessato ai

sensi di legge. Il Consigliere può legittimamente far valere entro il termine massimo di venti giorni dalla data di ricevimento della comunicazione, le cause giustificative delle

assenze. Scaduto il termine, il Consiglio Comunale esamina e delibera in merito.

Le dimissioni dalla carica di Consigliere sono indirizzate al Consiglio Comunale e devono essere assunte immediatamente al protocollo del Comune secondo l’ordine temporale di presentazione. Esse sono irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e sono immediatamente efficaci. Il Consiglio Comunale, entro e non oltre dieci giorni, deve procedere alla surroga dei Consiglieri dimissionari con separata deliberazione, seguendo l’ordine di presentazione delle dimissioni, quale risulta dal protocollo, nonché alla surroga per qualsiasi altra carica connessa al ruolo di Consigliere.

Nel caso di sospensione dalla carica di un consigliere, adottata ai sensi di legge, il Consiglio Comunale, nella prima adunanza successiva alla notifica del provvedimento di sospensione, procede alla sua temporanea sostituzione affidando la supplenza, per l’esercizio delle funzioni, al candidato della stessa lista che ha riportato, dopo gli eletti, il maggior numero di voti. La supplenza ha termine con la cessazione della sospensione. Qualora sopravvenga la decadenza, si fa luogo alla surroga.

ART. 17

PREROGATIVE DEI CONSIGLIERI COMUNALI

I Consiglieri hanno diritto di presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni e proposte di deliberazione.

I Consiglieri hanno diritto di ottenere dagli uffici del comune, nonché dalle aziende, istituzioni o enti dipendenti e/o partecipati dal Comune, tutte le notizie e informazioni utili all’espletamento del proprio mandato. Essi, nei limiti e con le forme stabilite da apposito regolamento, hanno diritto di prendere visione degli atti e dei documenti, ancorché presupposti e/o preparatori, e di conoscere ogni altro atto utilizzato ai fini dell’attività amministrativa, pur con l’obbligo di mantenerne il segreto nei casi specificatamente previsti dalla legge.

I Consiglieri hanno diritto ad ottenere da parte del Sindaco, un’adeguata, tempestiva ed esauriente informazione sulle questioni poste all’esame dell’Organo, anche attraverso l’attività della conferenza dei Capigruppo.

Ciascun Consigliere è tenuto ad eleggere domicilio nel territorio comunale presso il quale verranno recapitati gli avvisi di convocazione del Consiglio Comunale e ogni altra comunicazione ufficiale.

Al fine di assicurare la massima trasparenza, ogni Consigliere deve comunicare annualmente i redditi prodotti e i beni posseduti, secondo le modalità disposte dal regolamento del Consiglio Comunale.

Le indennità dei Consiglieri sono stabilite dalla legge. La determinazione di eventuali variazioni all’entità minima prescritta, sono disciplinate dal regolamento del Consiglio

Comunale.

ART. 18 GRUPPI CONSILIARI

E’ data facoltà ai Consiglieri Comunali di costituire gruppi consiliari, secondo quanto disposto dal Regolamento del Consiglio Comunale.

E’ istituita la conferenza dei capigruppo, diretta a realizzare le finalità di informazione e coordinamento di cui al precedente articolo. La disciplina, il funzionamento e le specifiche attribuzioni sono contenute nel regolamento del Consiglio Comunale.

I gruppi consiliari hanno diritto di avvalersi di spazi e strumenti messi a disposizione dall’Ente per l’espletamento delle proprie funzioni.

ART. 19 COMMISSIONI CONSILIARI

Il Consiglio Comunale può istituire, con apposita deliberazione, Commissioni permanenti, temporanee o speciali per fini di controllo, di indagine, di inchiesta, di studio. Per quanto riguarda le Commissioni di Controllo e di garanzia, la presidenza è attribuita alle minoranze.

Le Commissioni deliberano a maggioranza, purché sia presente almeno la metà dei componenti.

Gli Assessori possono partecipare con diritto di parola e di proposta ai lavori delle Commissioni, senza comunque aver diritto di voto.

La disposizione di cui al comma precedente si applica anche al Sindaco, qualora non sia membro effettivo della Commissione.

Commissioni speciali possono essere istituite per lo svolgere attività di inchiesta sull’attività amministrativa del Consiglio e della Giunta.

Per determinati atti, il Consiglio Comunale può attribuire poteri redigenti alle Commissioni. In tal caso la proposta, approvata dalla Commissione, viene rimessa al Consiglio che la pone in votazione nella sua interezza.

CAP. III

ART. 20 GIUNTA COMUNALE

1. La Giunta Comunale è l’organo esecutivo del Comune ed esercita le funzioni conferitele dalle leggi e dai regolamenti.

ART. 21

COMPOSIZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

La Giunta Comunale è composta dal Sindaco che la presiede e da n. 5 assessori tra cui il Vice-Sindaco, nominati dal Sindaco fra i Consiglieri Comunali e/o fra i cittadini che sono in possesso dei requisiti di compatibilità e di eleggibilità alla carica di Consigliere.

La nomina ad assessore ha efficacia e decorrenza dal giorno successivo a quello della comunicazione dell’accettazione della carica. Gli Assessori non consiglieri partecipano al Consiglio Comunale senza diritto di voto, con funzione di relazione e diritto di intervento nelle materie assegnate.

Non possono far parte della Giunta Comunale i parenti ed affini fino al terzo grado del Sindaco.

ART. 22

ELEZIONE DEL SINDACO E NOMINA DELLA GIUNTA COMUNALE

Il Sindaco è eletto dai cittadini a suffragio universale e diretto secondo le disposizioni dettate dalla legge ed è membro del Consiglio Comunale.

Il Sindaco nomina i componenti della Giunta Comunale, tra cui un Vice-Sindaco e ne dà comunicazione al Consiglio Comunale nella prima seduta successiva alla elezione.

Il Sindaco può revocare uno o più assessori, dandone motivata comunicazione al Consiglio Comunale. La discussione sulla comunicazione non dà luogo ad alcun voto consiliare; la sostituzione dell’assessore revocato deve avvenire entro quindici giorni dal provvedimento di revoca.

In caso di dimissioni volontarie di un assessore, la sostituzione deve avvenire entro il termine massimo di giorni 30.

ART. 23

ATTRIBUZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE

La Giunta Comunale è l’Organo di collaborazione del Sindaco, di governo dell’Ente e opera attraverso deliberazioni collegiali.

La Giunta Comunale compie gli atti di amministrazione che non siano riservati dalla legge e dal presente Statuto al Consiglio Comunale al Sindaco, agli Organi di decentramento, al Segretario Comunale o ai dipendenti apicali; collabora con il Sindaco nell’attuazione degli indirizzi generali del Consiglio Comunale, esercita funzioni propositive e di impulso e riferisce annualmente allo stesso sulla propria attività.

Spetta alla Giunta Comunale:

dare esecuzione ai provvedimenti del Consiglio Comunale;

predisporre lo schema di bilancio preventivo e il conto consuntivo che devono essere depositati presso la segreteria comunale almeno 15 giorni prima della data prevista per la convocazione del Consiglio Comunale;

adottare i provvedimenti di attuazione dei programmi generali approvati dal Consiglio Comunale, nel rispetto degli indirizzi fissati;

adottare i regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio Comunale; approvare le piante organiche, le relative variazioni e il piano delle assunzioni; provvedere all’approvazione, sul piano del rispetto formale e della coerenza finanziaria, dei verbali di gara e di concorso, proclamando gli aggiudicatari ed i candidati dichiarati idonei.

deliberare, nei casi di urgenza, le variazioni di bilancio, salvo ratifica nei termini previsti dalla legge;

deliberare gli storni di fondi secondo le modalità e i limiti previsti dal regolamento di contabilità;

provvedere all’approvazione ed esecuzione dei progetti di urbanistica e di opere pubbliche per quanto previsto dalla legge semprechè esistano concreti mezzi di finanziamento;

affidare nei limiti di cui alla precedente lettera gli incarichi per la progettazione, direzione e collaudo dei lavori.

affidare, ai sensi della legge, gli incarichi professionali di collaborazione esterna necessari al perseguimento di obiettivi e programmi previsti dal bilancio.

attuare le deliberazioni adottate dal Consiglio Comunale in materia di servizi pubblici, enti, aziende ed organismi istituiti dal Comune e da esso dipendenti e sovvenzionati, provvedendo agli adempimenti di vigilanza, anche sulle società a partecipazione comunale con l’osservanza degli indirizzi stabiliti dal Consiglio

Comunale;

deliberare, su motivata proposta tecnico-contenutistica del responsabile del servizio competente in materia, le liti attive e passive, le transazioni e le rinunce non riguardanti il riconoscimento di debiti fuori bilancio;.

accettare lasciti e donazioni, salvo che l’atto di accettazione implichi oneri di natura finanziaria a valenza pluriennale.

ART. 24 ADUNANZE E DELIBERAZIONI

La Giunta Comunale è convocata e presieduta dal Sindaco che fissa gli oggetti all’ordine del giorno della seduta in caso di impedimento del Sindaco è convocata e presieduta dal Vice-Sindaco;

Le sedute della Giunta Comunale non sono pubbliche;

Alle sedute della Giunta Comunale possono intervenire i Revisori dei Conti su esplicito invito del Sindaco o, su motivata richiesta degli stessi; la loro presenza viene riportata a verbale negli atti deliberativi adottati;

Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l’organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche della determinazione adottata, salvo gli atti normativi e di contenuto a carattere generale;

Alle sedute della Giunta Comunale partecipa il Segretario Comunale, che svolge le funzioni attribuitegli dalle leggi, dal presente statuto e dai regolamenti;

ART. 25

DIVIETO DI INCARICHI E CONSULENZE

Agli assessori, al Sindaco, e ai consiglieri è vietato ricoprire incarichi e assumere consulenze presso il Comune o Enti ed Istituzioni dipendenti, o comunque sottoposti al controllo e alla vigilanza del Comune;

per gli incarichi o consulenze di cui al comma 1, ricevuti prima della elezione e tuttora in corso, qualora non determinino la ineleggibilità, devono essere presentate le dimissioni o le rinunce entro il termine di dieci giorni dalla convalida della elezione o della nomina. La mancanza di dimissioni o di rinuncia comporta la dichiarazione di decadenza dalla carica di Consigliere Comunale.

ART. 26 MOZIONE DI SFIDUCIA

Il voto del Consiglio Comunale contrario ad una proposta del Sindaco o della Giunta Comunale non comporta obbligo di dimissioni.

Il Sindaco e la Giunta Comunale cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio Comunale. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei Consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco e viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione viene approvata, si procede allo scioglimento del Consiglio Comunale e alla nomina di un commissario, ai sensi delle leggi vigenti. Se il Sindaco non procede alla convocazione del Consiglio Comunale nel termine previsto dal precedente comma, vi provvede il Prefetto.

ART. 27 SINDACO

FUNZIONI E COMPETENZE

Il Sindaco è responsabile dell’amministrazione del Comune. Egli rappresenta l’Ente, convoca e presiede la Giunta Comunale e il Consiglio Comunale, sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti. Conferisce, ove lo ritenga, delega delle sue competenze ed attribuzioni ad uno o più Assessori, dandone comunicazione al Consiglio Comunale

Il Sindaco, altresì, per particolari esigenze organizzative, può avvalersi di Consiglieri, compresi quelli della minoranza, per l’esame di pratiche complesse o per coadiuvare gli Assessori delegati alla sovrintendenza e all’esecuzione degli atti.

Al Sindaco, in particolare, spetta:

convocare e presiedere il Consiglio Comunale e la Giunta Comunale, fissandone l’ordine del giorno e la data della adunanza;

rappresentare l’Ente anche in giudizio;

promuovere davanti all’autorità giudiziaria le azioni cautelari e possessorie;

coordinare e dirigere l’attività della Giunta Comunale e degli Assessori;

sovrintendere all’espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al Comune;

coordinare, nell’ambito della disciplina regionale, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale, gli orari degli esercizi commerciali, gli orari di apertura al pubblico degli uffici periferici delle amministrazioni pubbliche, al fine di armonizzare l’esplicazione dei servizi alle esigenze complessive e generali degli utenti;

provvedere, nei modi e nelle forme indicati dalla legge, alla nomina e alla revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni , sulla base

degli indirizzi stabiliti dal Consiglio;

convocare i comizi per i referendum comunali;

nominare i responsabili degli uffici e dei servizi secondo le modalità e le procedure stabilite nell’ordinamento degli uffici e dei servizi dell’Ente;

attribuire e definire gli incarichi dirigenziali, di alta specializzazione o dell’area direttiva, anche a carattere temporaneo e particolare, al di fuori della dotazione organica, secondo modalità, procedure e limiti stabiliti dal richiamato regolamento e sulla base dei principi fissati dalla legge;

esercitare tutte le altre funzioni attribuitegli dalle leggi e dai regolamenti;

promuovere gli accordi di programma;

ART. 28

ALTRE ATTRIBUZIONI

Il Sindaco, quale ufficiale di governo, sovrintende:

alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e agli adempimenti demandatigli dalla legge in materia elettorale, di leva e di statistica, esercitando, altresì, le funzioni relative a detti servizi;

alla emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai regolamenti in materia di ordine e di sicurezza pubblica, di sanità e di igiene pubblica;

allo svolgimento delle funzioni in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, ove non siano istituiti commissariati di polizia;

alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone il Prefetto;

Il Sindaco, altresì, quale ufficiale di governo, adotta con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, i provvedimenti contingibili e urgenti in materia di sanità e di igiene, polizia locale e veterinaria, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini. In caso di emergenza che interessi il territorio di più Comuni, il Sindaco adotta le misure necessarie fino a quando non intervengono i soggetti competenti.

In caso di emergenza collegata con il traffico e/o con l’inquinamento atmosferico/acustico, o in presenza di circostanze straordinarie, il Sindaco può modificare l’orario degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici comunali e, d’intesa con i responsabili competenti delle amministrazioni interessate, gli orari di servizio degli uffici pubblici localizzati nel territorio.

ART. 29 GIURAMENTO E DISTINTIVO

Il Sindaco, proclamato eletto, presta giuramento dinanzi al Consiglio Comunale, nella

seduta di insediamento.

Distintivo del Sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del Comune, da portarsi a tracolla.

ART. 30 VICE-SINDACO

Il Vice-Sindaco sostituisce il Sindaco in caso di assenza o di impedimento temporaneo o in caso di sospensione dall’esercizio delle funzioni.

In mancanza del Vice-Sindaco, esercita le relative funzioni l’assessore più anziano d’età; se alla carica di Vice-Sindaco è designato un assessore non consigliere, la presidenza del Consiglio Comunale in caso di assenza del Sindaco sarà assunta dal consigliere anziano.

ART. 31 PROGRAMMA DI MANDATO

Entro cinque mesi dalla prima seduta del Consiglio Comunale, il Sindaco, sentita la Giunta Comunale, consegna ai capigruppo consiliari il testo contenente le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato.

Entro il mese successivo, il Consiglio Comunale esamina il programma di governo, che è sottoposto a votazione finale.


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